Curiosi, affamati e liberi
Ci sono persone su questa terra che pensano di poter dire e fare quello che vogliono, invocando la libertà di espressione e la democrazia. Si inizia a parlare del nulla, argomentandolo, proponendolo alla folla come verità assoluta e, senza proporre soluzioni alternative ci si dissolve come un peto silenzioso. A questi illuminati segue una folla immensa di seguaci del nulla che ammira stupefatta senza farsi domande, mancando di curiosità costruttiva. Bisognerebbe ripartire dalla cultura, che non vuol dire essere "acculturati" ma vuol dire essere curiosi, affamati e liberi. Penso che la mia generazione abbia bisogno di ripartire, di bonificarsi, di ripulirsi da un inquinamento intellettuale che ci porta oggi a subire passivamente e a scorrere notizie dandole per vere solo perchè scritte da qualche parte. Dobbiamo cercare di ridurre il più possibile i danni provocati dal menefreghismo degli ultimi quarant'anni. La storia insegna che le grandi rivoluzioni sono sempre partite da una o forse due persone che desideravano ardentemente un cambiamento. Ci hanno distratto, ci hanno addormentato, nel dormiveglia è più facile frugare nelle nostre tasche. Ci hanno reso la vita difficile, per campare dobbiamo lavorare molte più ore di quante ne lavoravano i nostri nonni, accettando compromessi inammissibili. Ecco che anche il nulla diventa appagante, perchè momento di riposo mentale rispetto vite frenetiche, lunghe maratone che non portano da nessuna parte. Riappropriamoci delle nostre individualità intellettive, cerchiamo di essere sempre meno indifferenti al mondo che ci circonda.
Giulio Spagone